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Avatar di granitas
1dModificato

Grazie per la chiarezza, ho finalmente compreso molti concetti che non mi erano chiari. Vorrei leggere altri articoli, hai qualcosa da consigliare? Seguo anche l'avvocato dell'atomo, ma mi sembra che rispetto all'articolo di Matteo De Piccoli, lui sia molto più possibilista, cosa ne pensi? Senza dover parlarne male, mi interessa un punto di vista critico, per capire più punti di vista. Grazie

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Avatar di Matteo Dep
17hModificato

Ciao, ti cito alcuni dei riferimenti rispetto ai report e articoli usati. Poi dipende anche da cosa vorresti approfondire: già nei report del PNNS c’è davvero molto, anche di tecnico.

Dal punto di vista economico sicuramente i report di Banca d’Italia e Lazard. In generale i costi sono difficilmente reperibili e mai troppo chiari.

Consiglio anche il libro di Gianluca Ruggeri, "Le energie del mondo"; nella sezione relativa al nucleare c'è un'interessante disamina dei progetti implementati negli ultimi 20 anni lato occidente.

In generale credo ci sia molta differenza nel considerare reattori esistenti e tecnologie "avanzate" e in primis si dovrebbe fare chiarezza su quello dal mio punto di vista. Fatto questo è possibile fare ragionamenti ulteriori.

In generale nel sito della https://world-nuclear.org/ ci sono molte informazioni di base; nei link presenti nell’articolo ci sono molti tra i documenti citati.

Spero sia sufficiente, altrimenti si approfondisce :)

- Steigerwald, B. et al. (2023) - "Uncertainties in estimating production costs of future nuclear technologies: A model-based analysis of small modular reactors"

- Thellufsen, J. Z. et al. (2024) - "Cost and system effects of nuclear power in carbon-neutral energy systems"

- Bhowmik, P. K. (2024) - "Techno Economic Analysis of ADVANCE Small Modular Reactor Technology"

- Lazard (2025) - "Lazard's Levelized Cost of Energy+ (LCOE+)"

- PIANO NAZIONALE INTEGRATO PER L’ENERGIA E IL CLIMA, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, 2024

- Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - Rapporti Finali dei Gruppi di Lavoro della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (PNNS), in particolare:

"Rapporto finale GdL 1 - Contesto, Scenari, Prospettive"

"Rapporto finale GdL 2 - Tecnologie di Fissione"

"Rapporto finale GdL 5 - Rifiuti e Decommissioning"

- Banca d'Italia (2025) - "Questioni di Economia e Finanza (Occasional Papers) - L’atomo fuggente: analisi di un possibile ritorno al nucleare in Italia"

- Nuclear Energy Agency (NEA) (2020) - "Unlocking Reductions in the Construction Costs of Nuclear: A Practical Guide for Stakeholders"

- International Energy Agency (IEA) (2022) - "The Path to a New Era for Nuclear Energy"

- Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA) (2024) - "SMRs Still Too Expensive, Too Slow, Too Risky"

- Schneider, M. et al. (2024) - "World Nuclear Industry Status Report 2024"

- Unlocking Reductions in the Construction Costs of Nuclear: A Practical Guide for Stakeholders" (2020), Nuclear Energy Agency (NEA)

- Funtowicz, S. e Ravetz, J. - Post-Normal Science: How Does It Resonate With the World of Today?

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Avatar di granitas

Wow! Grazie ;)

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Avatar di Pier Angelo

Mi pare che manchi una considerazione fondamentale e cioè che i reattori nucleari non producono emissioni climalteranti (zero co2. In secondo luogo gli interessi applicati sui finanziamenti sono esorbitanti perchè non godono delle facilitazioni che vengono riservate ai finanziamenti per le rinnovabili. Se si applicassero anche al nucleare degli interessi corretti e si destinassero una perte degli incentivi che oggi vengono destinati alle rinnovabili e che pesano considerevolmente sullenostre bollette, forse sarebbe più foscile e conveniente costruire reattori nucleari (senza considerare la durata del nucleare che oggi va dai 60 anni elevabili fino a 80 ed in futuro fino a 100, mentre i pannelli solari e le pale eoliche non durano più di 25)

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Avatar di Matteo Dep

Salve, non è stata dimenticata ma data per scontata essendo nucleare e rinnovabili tecnologie volte alla decarbonizzazione.

Poi, volendo essere pignoli, l'emissione non è nulla: le fonti scientifiche non sono sempre perfettamente coerenti ma si può affermare in linea di massima che l'emissione da nucleare (sulla decina di grammi a kWh elettrico prodotto) sia inferiore al fotovoltaico (circa 50 gCO2/kWh) e se la giochi con l'eolico.

Riguardo ai finanziamenti, i report della NEA e di Banca d'Italia chiariscono che i tassi di interesse elevati per il nucleare non derivano da una disparità di trattamento rispetto alle rinnovabili, ma dall'enorme rischio intrinseco del progetto. A causa dei tempi di costruzione lunghi e della storia di sforamenti dei costi, gli investitori privati esigono un rendimento molto più alto per coprirsi da questo rischio (il WACC del 9% per Hinkley Point C è un esempio lampante).

È vero che le rinnovabili ricevono incentivi, ma come evidenzia la stessa Banca d'Italia, nessun nuovo reattore occidentale è stato costruito senza un massiccio intervento pubblico, come i Contratti per Differenza, che sono di fatto una garanzia statale. La differenza cruciale è la natura del rischio che lo Stato deve coprire (e le assicurazioni, tendenzialmente, non coprono): per il nucleare, è il grande e imprevedibile rischio di costruzione -specie rispetto ad altre fonti-; per le rinnovabili, è un rischio molto più contenuto e gestibile.

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