Le automobili trascorrono gran parte del loro tempo ferme, con stime che indicano che le auto sono parcheggiate per circa il 70% del tempo. Questo dato, emerso da uno studio di Legambiente, sottolinea l'inefficiente utilizzo delle automobili, specialmente in ambito urbano.
Faccio un appunto che non era presente nel testo, ma che ritengo fondamentale: le auto sono un costo, ed abbattere questi costi ci rende anche più ricchi
Finché possedere un’auto continuerà a essere un ambito status symbol per identità individuali e collettive, specie in contesti dove se ne può fare a meno—città medio-grandi con rispettabilissimi sistemi di trasporto pubblico—trovo difficile che certe iniziative otterranno il sostegno cittadino di cui hanno bisogno. E non è solo una questione psicologica o di alternative alla mobilità, ma anche di progettazione intrinseca dei servizi di prima necessità e di come renderli accessibili a piedi nel giro di brevi distanze, come ne parla ampiamente Ozzie Zehner nel suo libro Green Illusions.
E' così, il cambiamento deve essere culturale, oltre che strutturale. Avanzando a piccoli passi, e coinvolgendo la cittadinanza attraverso processi partecipativi, è possibile non solo immaginare una città diversa, ma anche realizzarla. Ne sono prova le varie sperimentazioni che già esistono in giro per l'Europa e per il mondo.
Tutto giusto e utopicamente bello ma...ci vogliono una pacca di miliardi per fare tutto questo e non ci sono.
E non ci sono neppure le capacità politiche, non a caso, a dimostrazione che queste capacità sono latenti, si vieta la circolazione degli EURO 5 e...poi sono cavoli nostri.
No, così non può essere accettabile, non può esserlo perchè si scarica il problema sul cittadino senza offrire nessuna alternativa.
Senza contare che l'EURO 5 allora è stata una bufala, am questa è un'altra storia...
No, le cose o si fanno come si deve, tirando fuori i miliardi che servono, oppure meglio che rimangano come sono perchè l'alterativa sarebbe peggiorativa per la vita e il lavoro della popolazione.
Ripeto che è tutto giusto ma vedo che il treno costa un botto così come tutto il trasporto pubblico in genere, costa un botto e non è efficiente, quindi prima di OBBLIGARE il cittadino a rinunciare, iniziamo a dare delle alternative, che se ben sviluppate sapranno da sole limitare il traffico cittadino.
Prima i soldi, i politici e le soluzioni, gli OBBLIGHI e i DIVIETI servono solo a dimostrare che non c'è nessun paino serio per risolvere il problema.
La responsabilità del cambiamento è sicuramente politica, e non del singolo individuo, ma esistono delle possibilità di cambiamento che non necessariamente necessitano di un grosso investimento iniziale - posto che sul lungo periodo i benefici superano i costi. Sicuramente ci vuole visione e voglia di cambiare, alcune amministrazioni stanno dimostrando che è possibile.
l'auto risponde al bisogno di mobilità che non sarà mai soppresso. È giusto limitare le auto nei centri storici come già avviene. Ma la risposta al bisogno di mobilità si avrà modificando il paradigma di utilizzo dell' auto. Non più auto di proprietà ma servizio fruibile su abbonamento: per l'utente azzeramento dei costi di assicurazione, box, parcheggio,....Quante auto sono parcheggiate in strada o nel box per essere usate sporadicamente che potrebbero sparire ? Sembra un sogno ma penso che la tecnologia ci arriverà, abbiamo tutti i componenti: car sharing, guida autonoma, elettrico...
E' così, tanto che già oggi esistono contesti urbani dove è possibile - anzi, è più facile - spostarsi senza auto: metro, autobus, tram, car sharing, bike sharing... Il diritto alla mobilità va tutelato, ma bisogna mettersi nell'ottica che a garantirlo non possono essere le auto private.
Le automobili sono un paradosso.
Le automobili trascorrono gran parte del loro tempo ferme, con stime che indicano che le auto sono parcheggiate per circa il 70% del tempo. Questo dato, emerso da uno studio di Legambiente, sottolinea l'inefficiente utilizzo delle automobili, specialmente in ambito urbano.
Autoimmobili?
Faccio un appunto che non era presente nel testo, ma che ritengo fondamentale: le auto sono un costo, ed abbattere questi costi ci rende anche più ricchi
Finché possedere un’auto continuerà a essere un ambito status symbol per identità individuali e collettive, specie in contesti dove se ne può fare a meno—città medio-grandi con rispettabilissimi sistemi di trasporto pubblico—trovo difficile che certe iniziative otterranno il sostegno cittadino di cui hanno bisogno. E non è solo una questione psicologica o di alternative alla mobilità, ma anche di progettazione intrinseca dei servizi di prima necessità e di come renderli accessibili a piedi nel giro di brevi distanze, come ne parla ampiamente Ozzie Zehner nel suo libro Green Illusions.
E' così, il cambiamento deve essere culturale, oltre che strutturale. Avanzando a piccoli passi, e coinvolgendo la cittadinanza attraverso processi partecipativi, è possibile non solo immaginare una città diversa, ma anche realizzarla. Ne sono prova le varie sperimentazioni che già esistono in giro per l'Europa e per il mondo.
Tutto giusto e utopicamente bello ma...ci vogliono una pacca di miliardi per fare tutto questo e non ci sono.
E non ci sono neppure le capacità politiche, non a caso, a dimostrazione che queste capacità sono latenti, si vieta la circolazione degli EURO 5 e...poi sono cavoli nostri.
No, così non può essere accettabile, non può esserlo perchè si scarica il problema sul cittadino senza offrire nessuna alternativa.
Senza contare che l'EURO 5 allora è stata una bufala, am questa è un'altra storia...
No, le cose o si fanno come si deve, tirando fuori i miliardi che servono, oppure meglio che rimangano come sono perchè l'alterativa sarebbe peggiorativa per la vita e il lavoro della popolazione.
Ripeto che è tutto giusto ma vedo che il treno costa un botto così come tutto il trasporto pubblico in genere, costa un botto e non è efficiente, quindi prima di OBBLIGARE il cittadino a rinunciare, iniziamo a dare delle alternative, che se ben sviluppate sapranno da sole limitare il traffico cittadino.
Prima i soldi, i politici e le soluzioni, gli OBBLIGHI e i DIVIETI servono solo a dimostrare che non c'è nessun paino serio per risolvere il problema.
La responsabilità del cambiamento è sicuramente politica, e non del singolo individuo, ma esistono delle possibilità di cambiamento che non necessariamente necessitano di un grosso investimento iniziale - posto che sul lungo periodo i benefici superano i costi. Sicuramente ci vuole visione e voglia di cambiare, alcune amministrazioni stanno dimostrando che è possibile.
l'auto risponde al bisogno di mobilità che non sarà mai soppresso. È giusto limitare le auto nei centri storici come già avviene. Ma la risposta al bisogno di mobilità si avrà modificando il paradigma di utilizzo dell' auto. Non più auto di proprietà ma servizio fruibile su abbonamento: per l'utente azzeramento dei costi di assicurazione, box, parcheggio,....Quante auto sono parcheggiate in strada o nel box per essere usate sporadicamente che potrebbero sparire ? Sembra un sogno ma penso che la tecnologia ci arriverà, abbiamo tutti i componenti: car sharing, guida autonoma, elettrico...
E' così, tanto che già oggi esistono contesti urbani dove è possibile - anzi, è più facile - spostarsi senza auto: metro, autobus, tram, car sharing, bike sharing... Il diritto alla mobilità va tutelato, ma bisogna mettersi nell'ottica che a garantirlo non possono essere le auto private.