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Avatar di Valerie Sara Tonolli

Ci sono casi in cui cambiare il proprio stile di vita è più conveniente e semplice di quello che si voglia ammettere. È noto che a livello individuale modificare la propria dieta è una delle scelte migliori per ridurre il peso che esercitiamo sulla capacità del pianeta di sostenerci.

Nel nostro contesto geografico e sociale, molte persone non potranno permettersi un'auto elettrica, ma tutte possono scegliere di mangiare meno prodotti di origine animale, anche solo per uno o due giorni a settimana (lungi da me proporre idee "estremiste" come nutrirsi di una dieta vegana o vegetariana). È sano per il corpo e il pianeta, conveniente per il portafoglio e collettivamente manda chiari segnali a industrie e governi sulle abitudini in evoluzione. Peccato che, come ho notato spesso, dietro un apparente "non posso" si celi uno spudorato "non voglio perché mi piace troppo il formaggio".

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Avatar di Stefania Magnani

Grazie di questo articolo.

Io ho più volte esortato ciascuno a fare la propria parte, non in un'ottica di colpevolizzazione (perché siamo onesti, lo so anche io che il fatto che io mi muova coi mezzi pubblici non cambia le sorti del pianeta), ma di dare l'esempio ad altri, proprio perché se dal basso si adottano certi comportamenti, "l'alto" a un certo punto non può ignorarli più e qualcosa deve cambiare. Se smettiamo di comprare al supermercato merci che sono più imballaggio che cibo, quelle merci sperabilmente scompariranno,per esempio. Se cominciamo a muoverci in massa in biciletta, arriverà qualche candidato sindaco che farà le piste ciclabili, se non altro per prendere voti...

Aiuta anche a non far prendere le persone dallo sconforto, a mio parere.

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